MaLaKapa.undiavolopercappello deve il suo nome a un simpatico incrocio tra dialetto napoletano (dove la *mala capa* indica una testa un po’ pazza) e lingua serba (in cui *mala kapa* significa *piccolo cappello*).
È una modisteria itinerante che scorrazza per le strade e le piazze d’Italia dal 2007 proponendo copricapo e accessori che vogliono valorizzare
la parte più importante di ogni individuo: la testa!
Malakapa dà vita ad accessori dal design accattivante, puntando sull’artigianalità della realizzazione e sull’unicità di ogni pezzo.
L’incessante lavoro di sperimentazione contempla anche il recupero e
riciclo dei materiali più diversi: dalle coppe di vecchi reggiseni
imbottiti al canapone delle lenzuola della nonna, alle galle trovate nel
bosco, alle stringhe di pelle di una vecchia fabbrica di scarpe.
I Cappelli sono realizzati in tessuti vari: principalmente juta per
l’estate e lana per l’inverno, senza disdegnare pelle, cotone, canapone e
altro.
La maggior parte dei tessuti utilizzati viene da scarti di
lavorazione, fine rotoli, scampoli, o ancora li recupero da abiti usati.
I modelli sono ideati e disegnati prendendo spunto dalle architetture
dell’Oriente vicino e lontano e dalle forme della natura: Pagode a 1, 2 o 3
piani, Cremlini, Funghelli, Ka’be.
I CapoColli sono l’ultima evoluzione processo: un copricapo da trasformare all’occorrenza in colletto!
I cOppellini sono dei mini-copricapo realizzati da coppe di reggiseni
rivestite di materiali vari (ritagli di tessuti preziosi come sete e pizzi,
scovolini da pipa, bottoni, rame, rondelle, e qualsiasi cosa le passi
sottomano).
I miei cOppellini non sono solo un’applicazione del riciclo creativo ma anche portatori di un messaggio socio-culturale e spostare l’attenzione dal
decolté alla testa!
I colli-collane-colletti e orecchini abbinati sono in pelle, ecopelle,
tessuti, rame, bottoni. Sono l’evoluzione degli accessori della mia tesi di
laurea (vedi qui).
Le decorazioni per i capelli sono realizzati in filo di ferro zincato
rivestito di lycra, una tecnica nata da un errore ma che sta
riscuotendo un buon successo di pubblico. è la lavorazione più “leggera” da
portare in strada che declino in due diverse collezioni: una naif e
romantica di fiorellini e farfalle e una geometrico-astratta di vortici,
spirali, quadrangoli, gocce e foglie.
In barba alla canzone serba che recita “è meglio che il cappello non ce
l’ho, perché lì sotto sonnecchia il diavolo…”, MaLaKapa ci invita ad
adottare quel diavoletto dispettoso che si nasconde nel copricapo per
scompigliarci le idee.
Adottate un diavoletto! Ce n’è uno in ogni cappello!
Visita la pagina Facebook di Malakapa, un diavolo per cappello
Che bello! Un diavolo per cappello!!!! Complimenti 🙂